di seguito il mio intervento fatto a nome del Gruppo Consigliare “Per Crescere Bene - Pessano con Bornago” per manifestare e motivare la nostra contrarietà al Piano Integrato di Intervento di Via Roma.
Punto che ha visto il nostro voto contrario.
Egregio Sig. Sindaco, Egregio Assessore, colleghi Consiglieri
Il Gruppo Consigliare “Per Crescere Bene - Pessano con Bornago” esprime, con questo intervento scritto, che intende allegare alla Delibera in esame, le proprie osservazioni e proposte in merito.
Ci sono giunti forti e chiari i mugugni di diversi cittadini che condividiamo, i quali ritengono volumetricamente esagerato l’intervento, oggetto del P.I.I. di via Roma Ovest che questa sera ci presentate e Vi accingete ad adottare.
Non ci sono sfuggite le forti tensioni conseguenti alla presa di posizione della Commissione Edilizia comunale, che con altro linguaggio dice la stessa cosa: il carico volumetrico previsto crea serie perplessità… peccato che poi, invece di raccogliere il contributo critico dei Commissari, cercando di rivedere e migliorare il progetto, si sia scelta la strada di confutarne la competenza, come risulta dai pareri del legale e del Responsabile del Procedimento.
Peccato che non si sia sentita l’esigenza di raccogliere il parere della Commissione Comunale Paesaggio, il cui parere non è in questo caso obbligatorio, questa decisione, in ogni caso, ci da la certezza che, in questo Comune, gli alberi, nemmeno se facenti parte di un panorama che per anni ci ha accompagnato, fanno “paesaggio”, in qualche maniera da tutelare.
Ma andiamo con ordine.
Lo strumento del Piano Integrato di Intervento consente, con il rispetto di alcune Regole fondamentali, alla sua Amministrazione, Sig. Sindaco, di prevedere le volumetrie che Ella ritiene più opportuna, per coniugare l’interesse privato di chi propone il Piano, con quella della nostra collettività che Lei e questo Consiglio Comunale rappresenta.
E qui è il punto. C’è equilibrio tra i contrapposti interessi? I pesi che la collettività, in particolare gli abitanti di Bornago, dovranno sopportare sono ben bilanciati dalle contropartite che avete richiesto?
Abbiamo analizzato, criticamente, ma molto seriamente, tutti i documenti che ci avete sottoposto in qualità di Consiglieri Comunali, nelle sedi, nei modi e nei tempi da Voi prescelti e ci accingiamo ad esprimere ed ad illustrarVi anche con l’ausilio di alcune immagini, una serie di considerazioni, che evitino di esprimere un semplice parere negativo, come si suol dire, a “pelle”, ma che invece vuole essere motivato, finanche con una proposta emendativa finale, che pur non facendoci cambiare idea, porgiamo ai più fortunati colleghi Consiglieri della Maggioranza, che autonomamente ci auguriamo, potranno valutarne l’efficacia.
La nostra prima preoccupazione manifestata pubblicamente ha riguardato, come è noto, il previsto “albericidio” di 49 soggetti adulti, alcuni dei quali, per stessa ammissione del perito, meritevoli di conservazione.
Appurato che le piante verranno abbattute per far posto alle costruzione e non perché ammalate come voleva farci credere l’Assessore Dalerba, esprimiamo il nostro profondo rammarico per la totale mancanza di sensibilità progettuale nei confronti del verde.
Abbiamo sottoposto l’intera questione ad un amico competente, vice questore della Forestale e responsabile di un importante ufficio di una provincia lombarda.
Tra le sue considerazioni ci hanno molto colpito e abbiamo fatto nostre, le seguenti: “Sicuramente l'area verde in questione, considerata la vicinanza di due scuole, ha una significativa valenza dal punto di vista delle mitigazione di inquinanti, polveri, rumori, vento... La cosa migliore sarebbe ridimensionare il progetto di costruzione prevedendo la conservazione di una significativa area destinata a verde; in seconda battuta invece si potrebbe prevedere un intervento di compensazione del verde sacrificato all'industria del mattone, anche in aree limitrofe.”
Ecco, siamo veramente preoccupati di questo:
la vicinanza delle scuole dove i nostri figli e nipoti vivono buona parte della loro giovane età. Non sarà più lo stesso ambiente e l’assenza di un preciso piano di compensazione ambientale che non qualifica il Piano Integrato di Via Roma, ci inducono a presentare, al termine di questa nostra analisi le proposte emendative prima accennate.
Torniamo ora all’equilibrio degli interessi e caliamoci nei panni di qualsiasi cittadino di Bornago.
Su un piatto della bilancia c’è l’interesse privato, cioè la trasformazione di quella che per tantissimi anni (dal primo PRG anni 70) è stata un’area di verde privato, sulla quale alcuni anni orsono si è consentita una prima lottizzazione, quella di Via Giotto per intenderci.
Poi l’area a verde è stata semi-abbandonata dalla famiglia che originariamente Vi abitava e versando in condizioni di abbandono non stupisce che si sia pensato ad una sua diversa utilizzazione, ma a quale prezzo?
Un nuovo fabbricato frutto di un robusto incremento volumetrico (+1290% rispetto all’attuale volumetria), una serie di box, autorimesse e posti auto che si spingono sino sotto il nuovo parcheggio pubblico, non previsto da alcuno strumento programmatorio, ma di cui, all’improvviso, pare che i cittadini di Bornago ne abbiamo estremo bisogno.
E sull’altro piatto della bilancia, quello dell’interesse della collettività, cosa troviamo?
Una serie di “pacchi dono” che andiamo ad elencare, ma che anticipiamo subito non ci convincono affatto della bontà dell’equilibrio finale.
Un parcheggio da 50 posti auto, come prima ricordato, sopra un area pubblica ceduta, però, dopo averla ben utilizzata nel sottosuolo.
Un modesto e non richiesto aumento dell’area scolastica (scuola dell’infanzia) che pare, già di fatto annessa al plesso.
Un parchetto a “cul de sac”, che ha tutta le caratteristiche per diventare un frequentato “Toxic Parck” con tutte le immaginabili conseguenze sociali e di sicurezza.Un modesto e non richiesto aumento dell’area scolastica (scuola dell’infanzia) che pare, già di fatto annessa al plesso.
E no, dimenticavamo che per equilibrare i piatti della bilancia manca l’elemento più importante: un gruzzolo di 631.000 euro, il cui utilizzo verrà precisato a posteriori, nonostante precise disposizioni regionali che coniugano e rendono indispensabile la realizzazione contestuale, con l’intervento privato, delle infrastrutture pubbliche che ne riqualificano l’ambiente circostante.
C’è equilibrio? Può un cittadino capire e decidere, attraverso i suoi rappresentanti che, ad esempio, se si dovesse costruire meno, si rinuncerebbe a questa o a quella infrastruttura?
Possiamo affermare che il nuovo peso insediativo e di traffico su Bornago, verrà mitigato da interventi a favore di questa collettività?
Non abbiamo trovato risposte convincenti a queste domande ed esprimiamo il nostro parere contrario ad un Piano Integrato di Intervento, in conseguenza del quale Bornago, verrà spogliata di uno storico pezzo di verde, verrà gravata di una volumetria che avremmo preferito (notevolmente) meno eccessiva e il traffico locale risulterà appesantito dal notevole incremento di automezzi privati.
Il tutto ci sembra, ed è, una mediocre operazione per fare “cassa”.
Ora, esimi colleghi Consiglieri della maggioranza, Vi anticipiamo alcune proposte emendative, che ci auguriamo sappiate cogliere, anche se l’eventuale approvazione non potrà farci cambiare l’idea su un Piano che, al posto di questa amministrazione, avremmo gestito in maniera decisamente diversa:
Emendamento n° 1 riprogettazione del lotto, in fase esecutiva, al fine di evitare l’abbattimento del gruppo delle querce rosse vicino alla scuola dell’infanzia, per le quali il perito afferma, testualmente: “…gli elementi di un certo pregio sono relativamente scarsi e l'esempio più pregevole è costituito dal gruppo di grosse querce rosse… purtroppo la loro posizione non rientra all'interno della fascia perimetrale di 5 m lungo tutto lo sviluppo del confine occidentale che avrebbe permesso alle piante di rimanere al loro posto.”
Emendamento n° 2 rinuncia ad alcuni parcheggi per salvaguardare una pianta di pregio, per le quali il perito afferma, testualmente: “Un altro pregevole esemplare è un soggetto di Ginkgo Biloba di medie dimensioni che purtroppo ha perso la sua struttura originaria, ma che potenzialmente può recuperare la sua struttura. La conifera è localizzata in prossimità della sede stradale e rientra quindi all'interno del settore che sarà ceduto a scomputo oneri all'Amministrazione Comunale. In questo caso la pianta volendo potrà essere mantenuta a patto però di sacrificare un paio di posti auto.”
Emendamento n° 3 aggiunta del vincolo, di piantumazione compensativa, definita nella percentuale e nella tipologia delle piante, nelle aree di verde pubblico di Via Giotto e nelle aree dei plessi scolastici dell’infanzia e della scuola secondaria di 1° grado, al fine di ricostruire una cortina di verde tale da garantire ai plessi scolastici, anche in futuro, la mitigazione degli inquinanti, polveri, rumore, vento, etc.
Il Gruppo Consigliare “Per Crescere Bene - Pessano con Bornago”
C’è equilibrio? Può un cittadino capire e decidere, attraverso i suoi rappresentanti che, ad esempio, se si dovesse costruire meno, si rinuncerebbe a questa o a quella infrastruttura?
Possiamo affermare che il nuovo peso insediativo e di traffico su Bornago, verrà mitigato da interventi a favore di questa collettività?
Non abbiamo trovato risposte convincenti a queste domande ed esprimiamo il nostro parere contrario ad un Piano Integrato di Intervento, in conseguenza del quale Bornago, verrà spogliata di uno storico pezzo di verde, verrà gravata di una volumetria che avremmo preferito (notevolmente) meno eccessiva e il traffico locale risulterà appesantito dal notevole incremento di automezzi privati.
Il tutto ci sembra, ed è, una mediocre operazione per fare “cassa”.
Ora, esimi colleghi Consiglieri della maggioranza, Vi anticipiamo alcune proposte emendative, che ci auguriamo sappiate cogliere, anche se l’eventuale approvazione non potrà farci cambiare l’idea su un Piano che, al posto di questa amministrazione, avremmo gestito in maniera decisamente diversa:
Emendamento n° 1 riprogettazione del lotto, in fase esecutiva, al fine di evitare l’abbattimento del gruppo delle querce rosse vicino alla scuola dell’infanzia, per le quali il perito afferma, testualmente: “…gli elementi di un certo pregio sono relativamente scarsi e l'esempio più pregevole è costituito dal gruppo di grosse querce rosse… purtroppo la loro posizione non rientra all'interno della fascia perimetrale di 5 m lungo tutto lo sviluppo del confine occidentale che avrebbe permesso alle piante di rimanere al loro posto.”
Emendamento n° 2 rinuncia ad alcuni parcheggi per salvaguardare una pianta di pregio, per le quali il perito afferma, testualmente: “Un altro pregevole esemplare è un soggetto di Ginkgo Biloba di medie dimensioni che purtroppo ha perso la sua struttura originaria, ma che potenzialmente può recuperare la sua struttura. La conifera è localizzata in prossimità della sede stradale e rientra quindi all'interno del settore che sarà ceduto a scomputo oneri all'Amministrazione Comunale. In questo caso la pianta volendo potrà essere mantenuta a patto però di sacrificare un paio di posti auto.”
Emendamento n° 3 aggiunta del vincolo, di piantumazione compensativa, definita nella percentuale e nella tipologia delle piante, nelle aree di verde pubblico di Via Giotto e nelle aree dei plessi scolastici dell’infanzia e della scuola secondaria di 1° grado, al fine di ricostruire una cortina di verde tale da garantire ai plessi scolastici, anche in futuro, la mitigazione degli inquinanti, polveri, rumore, vento, etc.
Il Gruppo Consigliare “Per Crescere Bene - Pessano con Bornago”