mercoledì 20 ottobre 2010

Libero Mercato: l'unica via per una nuova Classe Politica


Dico solo una cosa: VIVA IL LIBERO MERCATO!

Perché il libero mercato è l'espressione più pura della meritocrazia: chi vince sta chi perde se ne va! La patetica richiesta, oggi viva più che mai, per la quale lo Stato deve intervenire per stabilizzare il mercato ci ha portato sull'orlo del baratro, non solo economico, ma soprattutto sociale e civile: uno schiaffo a 2.000 anni anni di storia!

Mi chiedo come non ci si accorga dell'assenza di mobilità sociale nel nostro Paese: pare di essere tornati al sistema delle caste dell'antico Egitto!
Il figlio dell'operaio farà l'operaio (forse), il figlio dell'imprenditore farà l'imprenditore e il figlio del politico farà il politico; e in questa situazione, invece di chiede più libertà, si chiede più Stato?!?

E mi viene da ridere quando vedo che a chiederlo con più insistenza è chi sta ai gradini più bassi della scala sociale, invece di chiede mezzi per emergere, dimostrare le loro capacità per il bene di tutti, per cambiare lo status quo, chiedono un ulteriore irrigidimento delle maglie sociali. Chiedono allo Stato di difenderli contro gli imprenditori, i "cattivi" che vogliono i soldi tutti per loro: hanno sbagliato bersaglio!

E lo Stato che fa? Li ascolta, non aspettava altro... e si prodiga per creare una situazione di equilibrio di mercato artificiale, dando un colpo al cerchio (le imprese) e uno alla botte (i lavoratori): è la fine!
Il mercato deve fluttuare, non dobbiamo avere paura di ciò, ma finché ci ostineremo a volerlo in equilibrio oggi e per sempre, beh, siamo destinati a diventare tutti più poveri, tranne chi gestisce le leve dell'equilibrio: i politici e i loro amici!

Il mercato rilancerebbe una società meritocratica, dove non contano le tue origini, ma le tue capacità, spezzando il legame tra questa classe politica incapace che resiste grazie ai soldi degli imprenditori, altrettanto incapaci, tutelati con leggi ad hoc, con la ciliegina sulla torta rappresentata dai sindacati, che vogliono mantenere gli operai in quelle fabbriche, invece di lasciarle fallire e di aiutare gli stessi operai a rientrare sul mercato in un'impresa solida guidata da un imprenditore capace!

E in questo mare magnum chi ci rimette sono gli imprenditori capaci, gli operai capaci, i politici capaci... e pure quelli incapaci: perché per imparare bisogna avere qualcuno più bravo che ti insegni!

Ecco perché senza un mercato libero non avremo mai una Nuova Classe Politica!