All’apprendere la notizia di ciò che è successo nella nostra scuola primaria, a Pessano con Bornago, riguardo al presunto inno fascista, ho provato una grande rabbia e un grande sconforto. Si è fatto un torto a 2000 anni di storia e cultura classica. Andiamo con ordine. L’ ”Inno a Roma” fu commissionato a Giacomo Puccini dal Sindaco di Roma Prospero Colonna, nel 1919, su un testo del poeta romano Fausto Salvatori, quale Ode in commemorazione delle vittorie italiane della Prima Guerra Mondiale. Testo ispirato al “Carmen Speculare” di Orazio Flacco Quinto, scritto nel 17 a.c. per l’imperatore Augusto.
Per quanto riguarda la povera insegnante finita sul banco degli imputati, sfido chiunque non abbia vissuto durante il ventennio ad associare l’Inno a Roma al fascismo.
Si è persa un’occasione per riabilitare un’ode che nulla ha a che vedere con il fascismo, se non la sventura di esser piaciuta al Duce.
Per quanto riguarda, invece, il nome della scuola elementare “Balilla” è giunto il momento di riabilitare anche lui, perché di un uomo si tratta. Patriota genovese che, nel 1746, scagliando un sasso contro le truppe austro-piemontesi diede il via alla rivolta popolare che portò alla liberazione della città. Tant’è che la 4^strofa dell’Inno Nazionale Italiano recita “I bimbi d'Italia si chiaman Balilla”. Anch’egli mutuato dal fascio e dimenticato dalla Storia.
Ai nostri figli dobbiamo insegnare la reale provenienza delle opere, dei simboli e delle manifestazioni culturali del ventennio, in modo che riprendano il loro posto nella Storia. Questa è la via per sconfiggere definitivamente il fascismo, se per colpa sua cancellassimo 2000 anni di Storia Romana allora sì, avrebbe vinto lui!
Per ascoltare l'Inno a Roma di Giacomo Puccini
http://www.youtube.com/watch_popup?v=rEuU_nNIg2I
Nella foto la statua eretta a Genova in onore di Giambattista Perasso detto "Balilla"
Interessantissimo articolo, w il balilla e w la storia della cultura, quella vera :)
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