Egregio Signor Sindaco
del Comune di Pessano con Bornago
Pessano con Bornago,
12/05/2012
Oggetto: lettera
aperta sulla partecipazione
Egregio Signor Sindaco,
Attesto con rammarico
che anche quest’anno non ci sarà la possibilità di confrontarci preventivamente
sul Bilancio del nostro comune, anche quest’anno ci chiamerete a commentare un
documento già deciso, nonostante gli appelli, gli inviti e le solite chiacchiere
di chi preferisce trincerarsi dietro un velo di ideologia che non può esiste e
che gli elettori hanno dimostrato chiaramente di non sopportare più.
Da gennaio chiedo un confronto sull’IMU, per la quale ho
chiesto l’applicazione dell’aliquota minima sulla prima casa, facoltà concessa
ai Comuni, che possono decidere di mantenere l’aliquota prevista nel Decreto
del Governo, aumentarla, ma anche, appunto diminuirla.
L’ho proposto ai
Capigruppo, l’ho ribadito in Consiglio Comunale e mi avete detto che non era la
sede adatta, che avremmo dovuto farlo in Commissione Bilancio; così l’ho
chiesto alla Commissione e voi me l’avete negato, dando la colpa a qualche
intervista sulla stampa, rinviando il tutto a dopo che la Giunta l’abbia già
deliberato, perché in fondo, secondo voi, prima o dopo non cambia nulla.
E invece cambia, anche
in modo sostanziale! Come si fa a discutere su una decisione già presa? Come
pensate che noi si possa portare il nostro contributo se ci negate di farlo
nelle sedi e con le modalità opportune?
Paura del confronto?!?
Perché, signor Sindaco, dirsi deluso del fatto che noi,
membri dell’opposizione, si osi parlar male della vostra gestione finanziaria sulla
stampa? L’ho trovato, francamente, un
atteggiamento infantile, di chi predica trasparenza e poi vuole decidere tutto
nelle segrete stanze e non ammette che qualcuno possa criticare il vostro
operato. Un’intervista, dove peraltro noi ci dichiariamo pronti a confrontarci ,
ma evidentemente è una disponibilità che non vi interessa. E se il problema
sono i contenuti di quello che abbiamo detto e lei reputa che non siano veri,
ci quereli, anzi, la invito a querelarmi se ho detto falsità a mezzo stampa!
E le dirò di più, la sua lettera mi ha dato tanto la
sensazione di un non so che di ricattatorio, quasi a voler dire che chi parla
con i giornali perde il diritto a confrontarsi nelle sede istituzionali, dove le
ricordo siamo stati tutti eletti con voto popolare.
Lei ci vorrebbe zitti, questo è il
problema, come i regimi vogliono zitti i loro oppositori: sappia che ha già perso in
partenza.
Distintamente,
Alberto Villa
Alberto Villa
La lettera del Sindaco alla quale rispondo pubblicamente |
L'articolo sulla Gazzetta della Martesana del 18 aprile 2012 che ha "deluso" il Sindaco |
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